Le Salinelle di Paternò sono un sito geologico unico in Europa. Estremamente interessante in quanto legate all'attività interna dell’Etna ed espressione eclatante di un dinamismo dell’area Etnea. Possono dirci se il vulcano sta preparando qualcosa oppure no, come dire qualcosa bolle in pentola, e rappresentano soprattutto uno spettacolo naturale che lascia incantati, un'attrazione turistica in via di sviluppo.
Si tratta pur sempre di attività vulcanica, che consiste soltanto in emissioni di gas che si mescolano all'acqua e all'argilla presenti nel sottosuolo, formando queste pozze ribollenti che in alcune occasioni possono diventare più violente.
Si tratta di acque salmastre e fangose con al centro un continuo gorgogliamento di gas. questo gas è in gran parte anidride carbonica che ha origine molto profonda. E’ un gas magmatico che viene da un serbatoio più profondo dell’Etna, collocato quasi a livello del mantello. Questa anidride carbonica risalendo verso la superficie incontra un gas più superficiale di tipo organico che è il metano. La connessione di questi due gas produce questa meravigliosa attività con emissione appunto di acque molto salate.
La salinità di queste acque è molto superiore a quella dell’acqua di mare, ma non sono acque di vecchio mare, sono acque che hanno un’origine doppia e si formano sia per condensazione di fluidi magmatici profondi ricchi in sale che si chiamano brina, e sia di acque che prendono sale dalle argille che costituiscono il substrato del territorio. L’ argilla emessa è un’argilla marsa azzurra che ha un’età di formazione di circa 20 milioni di anni che viene mobilizzata e portata in superficie.
L’acqua è calda e presenta una temperatura media di circa 40 gradi, un calore che proviene dal profondo del vulcano, e che al variare di questo in genere corrisponde un aumento dell’attività eruttiva, come per esempio registrato durante la fase parossistica del 2020/2022. Queste variazioni segnalano inoltre che in profondità del vulcano si è accumulata grande pressione di gas, e che del magma nuovo verrà probabilmente eruttato in breve tempo. Se possiamo come dire fare una sorta di previsione per il futuro, un precursore da prendere sempre con le molle chiaramente, significa che, quando alle Salinelle si registra un aumento dell’attività è probabile che nei mesi futuri potrebbe registrarsi un aumento dell’attività del vulcano.
Storicamente per quello che si sa dalla letteratura del 1800, vari studiosi come Gemellaro, Ponte e Silvestri hanno visitato studiato e monitorato questo sito, riportando anche allora valori in temperatura pari a 50 gradi. Questo dimostrerebbe che il serbatoio profondo delle salinelle è collocato a circa 1 km di crosta e da alcune stime presenta una temperatura attorno ai 120 140 gradi.Le salinelle rappresentano anche una risorsa geotermica importante, e si potrebbe immaginare anche uno sfruttamento del territorio. Ma il sito è preservato e protetto, e l’unicità delle salinelle risiede nel fatto che qui c’è anche il vulcano che come dire fornisce il “ propellente “ il gas.
Gli altri Vulcani di fango in giro per il mondo sono alimentati esclusivamente a gas metano e non hanno origine vulcanica e quindi si esauriscono quando queste sacche di gas idrocarburo si esauriscono. Qui fino a che ci sarà L’Etna sarà presente l’attività eruttiva delle nostre salinelle
Foto delle Salinelle